mercoledì 12 aprile 2017

500° Riforma La cena del Signore 0704/ 2017 Eugenio Stretti


Ultimo evento con il patrocinio del conune di La Spezia della 1^ serie per i 500 anni della Riforma Protestante
Gli eventi organizzati a La Spezia, dalle chiese Avventista, Battista e Metodista, con il patrocinio del Comune, per il V centenario della Riforma Protestante, sono terminati il 7 Aprile con il pastore valdese Eugenio Stretti su “La Cena del Signore: origini, Riforma, oggi”. E' prevista una seconda parte del programma che prevede altri incontri, anche di musica e teatro fino alla fine di questo 2017, molti in Ottobre che è il mese specifico della ricorrenza.
Introduce il pastore Evelin Stuparu della chiesa Avventista dando importanza alla presenza evangelica nei campi della cultura e del sociale nella provincia spezzina.
Il pastore Valdese Eugenio Stretti, nell’interessante conferenza sulla Cena del Signore tenutasi venerdì 7 aprile al CAMeC, il Museo d’Arte Moderna della Spezia, davanti ad un numeroso pubblico, ha sottolineato quanto questo argomento abbia da sempre diviso, invece che unire, i cristiani.


Eppure tutti noi dovremmo augurarci che la Cena diventi un vero segno di comunione fra i cristiani come è già avvenuto nel passato.
Nel mondo tante sono le forme in cui viene fatta la Cena del Signore, dall’usare il riso fra i milioni di evangelici in Cina, al salmone dell’Alaska, all’usanza degli ortodossi che offrono un pezzo di pane non consacrato agli estranei, ma Dio voglia che un giorno la condivisione del pane e del vino possa essere ripetuto in tutte le chiese cristiane di ogni denominazione, magari nella forma più primitiva di unità tra banchetto eucaristico e Culto del Signore: Pasqua ed Agape.



Dopo il pensiero di Eugenio, si è aperto un dibattito con i molti partecipanti alla

conferenza.
Roberto Montanari: I Fratelli e la Cena del Signore Nei locali di culto dei Fratelli non manca mai un tavolo. Sopra una Bibbia e il pane e vino della Cena del Signore. Ci esprime bene la bellezza dello spezzare assieme il pane della Parola e quello della Cena del Signore in grande semplicità sotto la guida dello Spirito Santo. Il tutto avviene ogni domenica, in modo non rituale e senza la presenza di figure con ruolo di mediazione tra l'uomo e Dio. Il pane e il vino vengono distribuiti da uno, o più membri di chiesa a tutti coloro che hanno ricevuto il messaggio del Vangelo e lo hanno testimoniato con il battesimo. E' quindi un memoriale che induce al ringraziamento, che annuncia il Vangelo, che esprime l'attesa del ritorno di Cristo e l'accoglienza reciproca.

Ennio Tonelli della Chiesa Metodista ha tenuto a ricordare: chi può o deve partecipare alla cena del Signore, tema non emerso completamente, ma che divide oggi le chiese cristiane. Durante l'Ultina Cena con Gesù c'erano sicuramente le donne e probabilmente dei bambini; un piccolo gruppo attorno a Gesù, non si sa se tutti fossero stati battezzati in acqua e nemmeno che avessero compreso appieno quello che stava accadendo e quello che Gesù era venuto a fare. Sull'altopiano Gesù fa distribuire pane e pesci a tutti, più di 4000 persone, che avevano fame, sia spirituale che materiale e fa il miracolo che sappiamo. A Gesù piace la convivialità che si esprime nella fratellanza, nell'amicizia, nell'affetto, nel rispetto reciproco, nella serenità e nella pace e dove c'è anche un momento di preghiera e di presa di coscienza di cosa si sta vivendo. Ricordarlo con cuore e con semplicita in questi momenti di convivialità che a Lui sono piaciuti, questa è per me la Cena del Signore e mi sembra la cosa migliore da fare per ricordarlo sopratutto in questo che di noi gli è piaciuto.


Gesù, pane della vita per il mondo, ha distribuito il pane a tutti per una partecipazione completa, sopratutto poveri, malandati ignoranti e portatori di handicap intellettivi, donne, bambini, stranieri. Seduti davanti ad una tavola imbandita, vedi il banchetto del Regno, tutti si sentono uguali, e c'è rispetto reciproco, condivisione e amicizia.
Anna Paola Guazzetti della Chiesa Battista da testimonianza di come è stata accolta nella chiesa, ha partecipato prima alla Cena del Signore e dopo ha fatto richiesta ed è stata battezzata nel suo nome.
Rossella Saccomani della Chiesa Battista ricordava quanto tempo è passato dall'inizio dell'Ecumenismo, e quanto poco si è fatto di concreto; sembra ci sia soltanto la voglia di convincere l'altro alle proprie opinioni senza spostarci di un millimetro dalle nostre.
Marco Stretti della Chiesa Battista ha ricordato la comunione tra gli evangelici a la Spezia nei primi dell'800 e la collaborazione nella costruzione di scuole, materne e professionali, ospedali di pronto soccorso, impegno sociale, impegno collettivo.


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