domenica 12 marzo 2017

Eventi per il V Centenario della Riforma Protestante



Gli eventi organizzati a La Spezia, dalle chiese Avventista, Battista e Metodista, con il patrocinio del Comune, per il V centenario della Riforma Protestante, hanno avuto inizio il 10 Febbraio con il pastore luterano       Dieter Kampen, che ha incontrato alcune classi di studenti delle scuole superiori.

Sono proseguiti il 17 febbraio con l'intervento della professoressa      Silvana Nitti su La chiesa di Lutero, 



















 

e ancora il 3 Marzo con la pastora valdese Letizia Tomassone su Le donne della Riforma. 

 

A seguire ancora due appuntamenti il 10 marzo con il pastore valdese Winfrid Pfannkuche su La chiesa del Concilio di Trento, 


e il 7 Aprile con il pastore valdese Eugenio Stretti su La Cena del Signore: origini,Riforma, oggi.



Ci sarà una seconda parte del programma che prevede altri incontri fino alla fine di questo 2017 che è l'anno delle celebrazioni e della gratitudine a Dio per la sua opera di Riforma.

Al centro del pensiero di Lutero sta la questione della salvezza, che Dio ci dona in Cristo per sola Grazia , che ci viene comunicata mediante l'annuncio dell'Evangelo e che dal credente viene accolta nella fede.


Questo messaggio, semplice e potente allo stesso tempo, potè diffondersi grazie alla stampa, ed ebbe un impatto paragonabile a quello dell'invenzionedel computer nel XX secolo. La stampa conduceva ad una esplosione della conocenza, cambiava il modo di comunicare e infine modificava anche la comprensione della verità. Chi e cosa è vero oggi? Ha chiesto Kampen agli studenti: Ciò che è più 'cliccato sui 'social', i milioni di 'I Like'? Al tempo di Lutero, il motto 'ad fontes' proclamato dagli umanisti fu assunto anche dai riformatori: Vero non era più ciò che le autorità o la tradizione ponevano come tale, acriticamente accettato, ma ciò che si poteva verficare sulla base delle fonti cioè in campo teologico, sulla base della Bibbia come fonte primaria. 












Con la questione dei criteri di verità si pose ovviamente la questione del potere. Chissà come sarebbero andate le cose se Lutero avesse avuto degli interlocutori aperti al dialogo, e invece che delusione scoprire che la gerearchia non era per niente interessata ad avviare un confronto teologico avendo di mira solo il proprio potere e non la verità dell'evangelo !


 A partire da una predicazione tenuta da Lutero in occasione della dedicazione della chiesa del castello di Torgau nel 1544, la professoressa Nitti ha messo in evidenza il fatto che con questo evento non solo si costituisce la prima chiesa evangelica, senza quegli elementi anche materiali di arredi, di decorazioni ecc. che contraddistinguevano le chiese fino a quel momento, ma si sottolinea che la chiesa è l'assemblea di coloro che Dio convoca all'ascolto della Sua Parola. 
E tutti coloro che ascoltano devono essere in grado di leggere e discernere; tutti sono impegnati ad entrare in dialettica gli uni con gli altri e ad essere coinvolti come 'sacerdoti', in virtù del battesimo che rende tutti dei credenti in Cristo e non più succubi di una gerarchia mediatrice.                                 E non è stato proprio anche il cosiddetto 'libero esame' della Sacra Scrittura che ha dato l'imput alle donne per trovare le parole per raccontarsi e ri-scoprirsi nella storia? Nella storia biblica e nella storia della Riforma Protestante e fino ai nostri giorni. 
                          
Il pensiero della Riforma, ha affermato la pastora e teologa Tomassone, sintetizzato nella centralità della Scrittura; di Cristo nella Scrittura e della salvezza per grazia, ha delle conseguenze per la vita delle chiese e per le vite delle donne in quanto è un messaggio centrale per ridare dignità e libertà.; per porre un'altra visione dei rapporti fra uomini e donne, e per la possibilità per tutti di rispondere ad una propria specifica vocazione di lavoratori, lavoratrici, predicatori e predicatrici , mogli e mariti, padri e madri. 












Lo stesso Lutero, dopo aver lasciato il convento ed essersi sposato con Katerina Von Bora ex monaca, pur vivendo dentro un ambito patriarcale , esprime un pensiero toccante, di profonda fiducia in Dio, assimilabile alla Sua Grazia, e di condivisione con la moglie in attesa di un figlio. Di fronte al pericolo di morte per parto che a quel tempo era molto alto, egli dice: ”Anch'io porto questo bambino in me”.

Una suggestiva carrellata ci ha introdotti a fare la conoscenza di nobili e pricipesse, donne di cultura cresciute nei conventi e convertite al protestantesimo, artigiane, mogli di commercianti, popolane che in Italia contribuirono a diffondere le idee protestanti, anche offrendo ospitalità e protezioni ai predicatori. Esse crearono circoli per la lettura della Bibbia, diventando esse stesse 'maestre' di spiritualità, traendo forza dai testi biblici che fanno risaltare la presenza femminile e che diedero loro l'autorevolezza e la capacità di trasmettere il messaggio dell'evangelo. Dalle profetesse bibliche alle suffragiste americane di Seneca Falls del 1848, tutto trova il suo radicamento e la sua rivisitazione alla luce della Riforma Protestante e nell'esperienza di fede evangelica.                                                                  E non c'è differenza di genere di fronte alla vocazione di Dio.









Lidia Giorgi (pastora Battista)





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